Pagelle Volta a Catalunya 2018: Valverde e la Movistar perfetti – Martin e Van Garderen da “Chi l’ha Visto?”
Alejandro Valverde (Movistar), 10: Il murciano centra per la terza volta la vittoria finale della Volta a Catalunya. Corsa disputata sempre da vero e proprio padrone, controllando con grande attenzione ogni azione pericolosa. Molto attento anche agli abbuoni con il bottino finale che oltre alla vittoria della classifica generale si arricchisce di due successi di tappa e la vittoria nella classifica a punti.
Egan Bernal (Sky), 9,5: Gara perfetta per il colombiano fino alla caduta nel penultimo giro dell’ultima tappa. Con prestazioni molto positive in tutte le tappe, anche quelle non adatte alle sue caratteristiche, Bernal si ritrova sulla sua strada solo un super Valverde che gli impedisce di far sua la vittoria nella tappa di La Molina ed indossare la maglia di leader. La caduta nell’ultima tappa lo costringe al ritiro, ma la prestazione complessiva rimane molto positiva e conferma ancora una volta le grandi qualità del portacolori della Sky.
Nairo Quintana (Movistar), 9: Fondamentale sulla salita di La Molina quando supporta nel migliore dei modi Valverde, finendo poi la tappa al terzo posto. Alla fine chiude la corsa in seconda posizione, pur senza brillare resta un ottimo risultato pensando che si trattava del suo esordio stagionale in Europa.
Marc Soler (Movistar), 9: Dopo l’ottima prova alla Parigi – Nizza il corridore della Movistar dimostra tutte le sue qualità anche al Catalunya. Il suo lavoro nella frazione della Molina è spettacolare, così come i continui attacchi in funzione di stopper nelle varie tappe, fino a quella conclusiva. Nonostante il tanto lavoro al servizio dei capitani riesce a concludere la corsa al quinto posto, a soli 23 secondi dal podio.
Pierre Latour (AG2R La Mondiale), 8: Altra buona corsa del giovane talento francese. In salita lotta con i migliori e alla fine, complice il ritiro di Bernal, chiude la corsa sul podio confermando di poter esser più di una semplice alternativa a Romain Bardet in casa AG2R La Mondiale. Da notare anche la grinta e il coraggio dimostrati in ogni tappa, giocandosela a viso aperto.
Matej Mohoric (Bahrain – Merida), 8: L’ex Campione del Mondo Under23 è sicuramente uno dei grandi protagonisti della Volta a Catalunya. Prova sempre a lasciare il segno, attaccando o magari provando a centrare un piazzamento anche allo sprint. Alla fine il bilancio parla di sei piazzamenti nei primi 10, di cui uno beffa con i festeggiamenti pensando di aver vinto. Manca solo la vittoria, ma può tornare a casa comunque soddisfatto dopo questa settimana.
Simon Yates (Mitchelton – Scott), 7.5: Il britannico arriva con il dente avvelenato dopo aver perso la classifica generale della Nizza nell’ultima tappa. A Camprodon si deve accontentare del secondo posto, ma si prende in parte la sua rivincita nell’ultima tappa con una splendida vittoria. Il successo non accontenta del tutto Yates visto che chiude la corsa al quarto posto in classifica generale con lo stesso tempo del terzo, beffato per via dei piazzamenti.
George Bennett (Lotto NL – Jumbo), 7: Dopo una buona prova alla Tirreno il neozelandese si conferma anche alla Volta a Catalunya. Sulla carta Bennett partiva come alternativa a Kruijswijk in ottica classifica generale, ma alla fine è proprio lui a portare a casa il risultato migliore.
Alvaro Jose Hodeg (QuickStep – Floors), 7: Tre giorni dopo la prima vittoria fra i professionisti alla Handzame Classic il colombiano si conferma nella tappa inaugurale della Volta a Catalunya. Una vittoria netta e splendida che gli permette anche di indossare la maglia di leader della classifica generale. La QuickStep – Floors ha trovato un nuovo talento da osservare con grande attenzione anche se Hodeg dovrà migliorare molto in salita visto che in questo Catalunya è sembrato in difficoltà appena la strada inizia a salire.
Daniel Martinez (EF – Drapac), 7: Chiamato all’ultimo per sostituire Uran, il colombiano risponde presente nel migliore dei modi. Le buone prove nella tappa di La Molina e in quella di Barcellona gli permettono di concludere la corsa al settimo posto. Un ottimo risultato che conferma la crescita del corridore della EF- Drapac.
Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), 7: Il francese rientrava alle corse dopo circa un mese di assenza. La condizione quindi non può esser certamente ottimale, ma nonostante ciò il portacolori della Groupama – FDJ si comporta molto bene, sia a Comprodon che sulla Molina. Peccato solo per i secondi persi a Vielha Van d’Aran, altrimenti il piazzamento finale sarebbe stato nettamente migliore rispetto al decimo posto ottenuto.
Maximilian Schachmann (QuickStep – Floors), 7: Una vittoria splendida quela che porta a casa nella penultima frazione della corsa. La tappa sembrava destinata ai velocisti, ma il tedesco va in fuga insieme a Rubio, resistendo poi nel finale alla rimonta del gruppo. Buonissimo avvio di stagione per il giovane talento della QuickStep – Floors che ora proverà a confermarsi nei prossimi appuntamenti.
Thomas De Gendt (Lotto Soudal), 7: Un successo di grande prestigio per il belga che si conferma uno dei più interessanti cacciatori di tappe del gruppo, oltre che un corridore preziosissimo, in grado di tirare su tutti i terreni. Una volta indossata la maglia si poteva sperare che potesse reggere di più, ma il grande sforzo precedente era stato chiaramente penalizzante.
Sam Bennett (Bora – Hansgrohe), 6.5: L’irlandese centra due podi nei due arrivi destinati ai velocisti. Difficile aspettarsi qualcosa in più visto che nella prima tappa trova sulla sua strada un super Hodeg, per poi essere preceduto solo dai fuggitivi nella seconda occasione.
Jesper Hansen (Astana), 6.5: Il danese non si fa quasi mai vedere in corsa, ma non va neanche mai in difficoltà. Alla fine si difende bene in tutte le tappe portando a casa un buon piazzamento nei primi 10.
Jay McCarthy (Bora – Hansgrohe), 6.5: Buona prova dell’australiano che centra due terzi posti, uno arrivato dopo aver lavorato per Bennett, a cui va aggiunto un piazzamento al quinto posto. Corridore interessante che sarà da seguire con attenzione al Giro dei Paesi Baschi e magari anche alle Classiche delle Ardenne.
Jarlinson Pantano (Trek – Segafredo), 6.5: Settimana molto difficile per il colombiano. Condizionato da alcuni problemi extra ciclistici non riesce a brillare come sperava, ma a Vielha Val d’Arana si prende la sua rivincita tornando alla vittoria a più di un anno dall’ultimo successo.
Roberto Ferrari (UAE Team Emirates), 6: Spesso al servizio dei propri capitani il corridore italiano al Catalunya ha l’occasione per testarsi nelle volate. Ripaga la fiducia della squadra centrando due buoni piazzamenti al quinto posto.
Steven Kruijswijk (Lotto NL – Jumbo), 5.5: Nella tappa di La Molina soffre più del dovuto, ma alla fine, complici cadute e ritiri degli avversari, riesce ad entrare nella Top10 finale. Qualcosa in più però era lecito aspettarselo.
Esteban Chaves (Mitchelton – Scott), 5,5: La condizione non è ancora quella ottimale, ma il colombiano prova ad onorare nel migliore dei modi la corsa con una lunga fuga da lontano nella tappa regina della corsa. Ci riprova nell’ultima tappa, ma in questo caso finisce rovinosamente a terra concludendo in anticipo la sua corsa.
Warren Barguil (Fortuneo – Samsic), 5: Il francese non sembra esser ancora in grande forma e lo dimostra con una prova deludente. Non si vede praticamente mai e alla fine chiude la corsa con un anonimo quindicesimo posto.
Bob Jungels (QuickStep – Floors), 5: Corsa dai due volti per il lussemburghese. La vittoria del compagno di squadra Hodeg nella prima tappa porta la sua firma dopo l’ottimo lavoro per pilotarlo nel finale. Delude invece in classifica generale dove ci si poteva aspettare un buon piazzamento. Prova ad animare l’ultima tappa con una serie di attacchi, ma il bilancio complessivo rimane negativo.
Niccolò Bonifazio (Bahrain – Merida), 5: Vista la presenza di pochi velocisti al via ci si poteva aspettare qualcosa in più da Bonifazio. Il sesto posto nella prima frazione è infatti complessivamente un po’ deludente.
Michael Woods (EF – Drapac), 4,5: La condizione con cui arriva il canadese al via della corsa non è quella ottimale per via di alcuni problemi fisici. Proprio questo aspetto lo condiziona in questa settimana di corsa dove non si vede mai.
Tejay Van Garderen (BMC), 4: L’americano non si vede mai. Per scoprire della sua presenza al via della corsa bisogna scorrere gli ordini d’arrivo e leggere tutti i corridori in gara. Una sola Top15 ottenenuta nella tappa regina della corsa ed un diciassettesimo posto in classifica generale non possono esser sicuramente sufficiente per un corridore come Van Garderen, che rientrava dopo il ritiro dalla Nizza.
Sergio Henao (Sky), 3: Gara anonima per il colombiano. I segnali alla Parigi – Nizza non erano stati incoraggianti, ma qualcosa in più dal portacolori della Sky ci si poteva aspettare. Mai in lotta con i migliori non riesce neanche a rendersi utile per supportare Bernal.
Daniel Martin (UAE Team Emirates), 3: Altra prova deludente per l’irlandese. Atteso come uno dei grandi protagonisti nell’arrivo di La Molina il portacolori della UAE Team Emirates non brilla e si rende protagonista di una prova sottotono. Il cambio di squadra per ora non sembra avergli fatto bene.
Louis Meintjes (Dimension Data), 3: Per il sudafricano vale lo stesso identico discorso fatto sopra per Martin. Il miglior piazzamento è un venticinquesimo posto arrivato nella tappa di La Molina quando perde più di due minuti da 2 Valverde. Un po’ poco per un corridore che l’anno scorso si piazzò nella Top10 al Tour de France. Parziale scusante il rendimento avuto nella corsa catalana anche l’anno scorso visto che anche dodici mesi fa non era riuscito a mettersi in mostra.
Fabio Aru (UAE Team Emirates), s.v.: Condizionato da un problema alla gamba in seguito alla caduta nella prima tappa, il corridore sardo non riesce a lottare con i migliori in questo Catalunya. Prova a stringere i denti per qualche frazione, prima di alzare bandiera bianca per evitare ulteriori problemi.
Nacer Bouhanni (Cofidis), s.v.: Dopo il forfait alla Sanremo il francese prova a rientrare nella corsa a tappe spagnola. Rientro che dura solo una frazione visto che le condizioni di salute non sono ancora ottimali e lo costringono al ritiro dopo la prima tappa.
Davide Formolo (Bora – Hansgrohe), s.v.: Reduce dalla buona prova alla Tirreno – Adriatico il corridore italiano sperava di confermarsi in Spagna. Il freddo e alcuni problemi intestinali però lo condizionano nelle tappe decisive e alla fine la prestazione non è quella sperata.
Adam Yates (Mitchelton – Scott), s.v.: La Volta a Catalunya del britannico si conclude a pochi metri dal traguardo di Camprodon. Una caduta lo costringe infatti ad abbandonare la corsa il giorno dopo per via del dolore alla schiena, impedendogli di testarsi con i migliori dopo una buona Tirreno.
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